La Pieve di San Lorenzo è il principale luogo di culto del Comune di Borgo San Lorenzo. Si tratta del più ampio edificio romanico del contado fiorentino e la più grande del Mugello.
La costruzione attuale risale al XII-XIII secolo ma è stata molto modificata in diverse epoche: dopo il terremoto del 1542, nel 1814 (quando il soffitto viene dipinto a cassettoni, le finestre ingrandite e il pavimento rialzato) e dopo il terremoto del 1919. Nel 1937 poi vengono ripristinati il soffitto a capriate, le colonne romaniche e all’esterno tutte le strutture murarie sulla fiancata sinistra e all’abside. In seguito alla costruzione adiacente del monastero di Santa Caterina la pieve di San Lorenzo viene arricchita di altari laterali e di un nuovo fonte battesimale.
All’interno, a pianta basilicale, ha tre navate divise sul lato sinistro da imponenti colonne monolitiche con archi in pietra, mentre sul lato destro da pilastri ( ad eccezione di due colonne superstiti) con archi in laterizio. La navata di sinistra e quella centrale sono coperte a travi a capriate, mentre quella di destra coperta a volte sfalsate rispetto agli archi.
Sulla facciata a quattro spioventi, fortemente rimaneggiata dopo il terremoto del 1919, si aprono tre portali e tre piccole finestre a occhio e sulla lunetta che sovrasta il portale centrale si trova un busto in terracotta di San Lorenzo del XV secolo.
Possiede un’abside semicircolare. Su di essa è costruito un campanile in cotto a pianta esagonale irregolare datato 1263 (come lo testimonia un’incisione sulla bifora). Si sviluppa su cinque piani con monofore e bifore. Ha 6 campane.
Nell’abside di vi sono delle pitture che furono realizzate da Galileo Chini nel 1906. Gli altari laterali e i pilastri sono decorati da opere, alcune delle quali originali. Molto importante la Madonna col Bambino su tavola attribuita a Giotto, collocata nel presbiterio. Si tratta di una sua opera giovanile, l’unica esistente nella terra natale dell’artista.
Recentemente sono stati posizionati sulla controfacciata le seguenti opere: Madonna col Bambino e i santi Giovanni battista e Tommaso attribuita al giovane Piero di Cosimo (dal Santuario del Santissimo Crocifisso dei Miracoli) e la Pentecoste di Jacopo Vignali.