Il Mugello è da sempre stato una terra di motori.
Ancor prima della costruzione dell’attuale Circuito Internazionale del Mugello, il “Gran Premio del Mugello” si svolgeva sul Circuito Stradale del Mugello. Questa competizione automobilistica, organizzata dall’Automobile Club Firenze, si è svolta dal 1914 al 1970.
IL PERCORSO
Si trattava di un circuito svolgo tra le strade dei diversi comuni del Mugello. Le strade utilizzate per questo percorso erano per lo più mulattiere e piene di buche. Fino a quel momento veniva percorse solo dai muli e da qualche contadino. Si estendeva lungo 66 km e partiva da San Piero a Sieve (mentre nelle ultime 5 edizioni iniziava da Scarperia). Dopo proseguiva attraverso il Passo del Giogo, scendeva a Firenzuola fino ad arrivare alla via Bolognese in località La Casetta. Qui iniziava la salita che portava al Passo della Futa e da lì passava accanto a Villa Le Maschere e villa di Cafaggiolo fino a tornare a San Piero a Sieve.
Inizialmente la gara doveva svolgersi secondo la regolarità e non per la velocità. Gli automobilisti dovevano percorrere l’intero circuito in 1 ora e mezzo con una velocità media di 45 km/h. Chi impiegava di più o di meno subiva una penalizzazione.
Questo circuito era particolarmente amato dagli automobilisti per la difficoltà del percorso e per la bellezza del paesaggio che i piloti ammiravano durante la competizione.
LA PRIMA GARA
La prima gara si svolse il 21 giugno 1914 e vi parteciparono 36 vetture. Inoltre attirò un vasto pubblico di spettatori che si recarono alla pista. Purtroppo però quest’ultimo non rimase entusiasta della formula scelta. Infatti molte vetture si fermarono poco prima del traguardo per aspettare il tempo imposto dal regolamento.
IL DOPOGUERRA
La settimana dopo alla prima gara del Circuito Stradale del Mugello accadde l’assassinio all’Arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo. Scoppiò quindi la Prima guerra mondiale. Proprio per questo motivo per diversi anni vennero sospese le corse automobilistiche.
Nel 1920 ripresero le gare automobilistiche e per la prima volta la competizione prende il nome di Circuito del Mugello. Le gare continuarono fino al 1929. Ci fu una breve sosta nel 1926-1927. In questi anni gareggiarono in pista persone molto importanti come Giuseppe Campari, Alfieri Maserati, Enzo Ferrari, Tarabusi e Morandi. Ognuno di loro guidava le macchine più veloci di quei tempi. In questa pista gareggiarono anche molti piloti toscani.
A causa di alcuni problemi organizzativi, nel 1955, della Coppa della Toscana, l’Automobile Club Firenze ripropone il Circuito del Mugello. Iniziarono così ad essere organizzate anche gare motociclistiche. Alcune si disputarono sul circuito ridotto di Barberino del Mugello (un anello di 19 km sviluppato intorno a Barberino di Mugello. Doveva essere ripetuto venti volte).
La gara del 1968 chiamata Gran Premio del Mugello, viene considerata la più bella, avvincente e combattuta corsa disputatasi sul Circuito del Mugello. Lo squadrone Alfa Romeo, diretto da Carlo Chiti trionfò.
LA FINE DEL CIRCUITO STRADALE DEL MUGELLO
Fino al 1970 per garantire una certa sicurezza durante la gara, Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Commissari di pista e volontari (in totale circa 1000 persone) erano disposti lungo il perimetro della pista. Nel 1971 però gli organizzatori chiesero di recintare l’intero circuito per questioni di sicurezza. Queste richieste avvennero anche in seguito a due incidenti mortali dove persero la vita un pilota e un bambino che assisteva alle prove. Purtroppo però questa proposta non venne accolta perché impossibile da realizzare. Questa decisione comportò la fine del Circuito stradale del Mugello.
Oggi la gara è rinata come rievocazione storica e porta sul vecchio tracciato un nutrito gruppo di auto storiche e un pubblico interessato ai motori.
ALBO D’ORO
– 1914: Eugenio Silvani (Diatto)
– 1920: Giuseppe Campari (Alfa Romeo)
– 1921: Giuseppe Campari (Alfa Romeo)
– 1922: Alfieri Maserati (Isotta Fraschini)
– 1923: Gastone Brilli-Peri (Steyr)
– 1924: Giuseppe Morandi (OM)
– 1925: Emilio Materassi (Itala)
– 1928: Emilio Materassi (Talbot)
– 1929: Gastone Brilli-Peri (Talbot)
– 1955: Umberto Maglioli (Ferrari)
– 1964: Gianni Bulgari (Porche)
– 1965: Mario Casoni e Antonio Nicodemi (Ferrari)
– 1966: Gerhard Koch e Jochen Neerpasch (Porche)
– 1967: Gerhard Ritter e Udo Schutz (Porche)
– 1968: Lucien Bianchi, nino Vaccarella e Nanni Galli (Alfa Romeo)
– 1969: Arturo Merzaio (Abarth)
– 1970: Arturo Merzario (Abarth)
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