La storia del Mugello è molto antica, tanto che nei comuni di Barberino, Borgo San Lorenzo e San Piero a Sieve sono stati ritrovati resti del paleolitico.
La tradizione vuole però che sia stata la tribù ligure dei Magelli ad abitare per primi la zona. Successivamente il Mugello venne invaso dagli Etruschi che costruirono la prima rete stradale che collegava Fiesole a Bologna. Quest’ultima verrà poi migliorata dai Romani che si stabilirono sul territorio tra il III-IV secolo a.C.
Durante la caduta dell’Impero Romano d’Occidente le sorti del Mugello seguirono quelle di tutta l’Italia e si hanno poche notizie. Il Mugello, nel corso del Regno Longobardo, occupava un’area di confine e di grandi tensioni. Nel 1400 la parte occidentale del Paese era dominata dalle famiglia degli Alberti e degli Ubaldini. La parte orientale invece era gestita dai Conti Guidi. Firenze stava diventando una città-stato indipendente e non era semplice il controllo del contado.
Molto importante fu la lotta tra Firenze e la famiglia degli Ubaldini in territorio mugellano. Il Mugello era lo snodo principale del commercio verso nord. Vennero distrutti molti castelli degli Ubaldini, come per esempio la rocca di Montaccianico. Per placare queste lotte la Repubblica fiorentina decise di creare delle “Terre nuove“, ovvero gli attuali comuni di Scarperia e Firenzuola. La Repubblica prometteva esenzione da tasse e protezione per tutti coloro che avessero costruito nei nuovi comuni.
La storia del Mugello continua tra il XIV e il XV secolo, quando il territorio attraversa un periodo di splendore grazie alla famiglia Medici, i quali costruirono sul territorio numerose ville ancora oggi presenti. Dopo un periodo di prosperità il territorio attraversa un periodo buio che migliorerà sotto la famiglia dei Lorena.
Nel 1860 il Mugello e la Toscana furono annessi al regno di Sardegna.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il Mugello venne più volte bombardato e i paesi subirono numerosi danni.
Negli anni del dopoguerra l’economia del Mugello riesce a rifiorire e vengono create molte industrie.
Oggi la risorsa principale del territorio è il turismo, grazie alla sua storia, alla sua natura incontaminata a alla sua cucina.