Cosa vedere a Vaglia? Una delle attrazioni più belle è sicuramente Villa Demidoff con il suo bellissimo parco. Inoltre si possono visitare altre ville importanti del Comuni e uno dei santuari più importanti di tutta la toscana. Leggi l’articolo e scopri con noi cosa vedere a Vaglia.
Villa di Bivigliano
Villa di Bivigliano fu costruita nel Cinquecento, probabilmente su progetto di Bernardo Buontalenti, che in quel periodo stava realizzando Villa Demidoff a Pratolino. E’ situata sulle rovine di un castello che apparteneva alla famiglia Ginori. Il parco che circonda tutta la villa veniva utilizzato da Filippo Ginori come riserva di caccia. Nel 1690 venne realizzata la grotta artificiale. Nel 1859 la Villa venne acquistata da Luigi Pozzolini, il quale inserì nel grande parco varietà di piante esotiche. A sinistra della Villa si trova la cappella della Madonna della Neve. Sulla facciata si può ammirare il portale balconato in stile seicentesco. Nella Villa è presente anche un giardino all’italiana con una fontana centrale e quattro aiuole quadrate. Oggi viene utilizzata per celebrare matrimoni ed altri eventi.
Villa Demidoff
Villa Demidoff è ciò che rimane della Villa Medicea di Pratolino. E’ stata di proprietà della famiglia Medici. La sua ristrutturazione venne affidata al Buontalenti il quale realizzò anche uno splendido parco con giochi d’acqua, grotte artificiali, labirinti e molto altro. Nel 1822 i Lorena fecero demolire la Villa originaria. Leggi di più…
Convento di Montesenario
Il convento di Montesenario è uno dei più importanti santuari della Toscana. Monte Senario si trova a circa 800 metri sul livello del mare. Nel 1233 il convento venne occupato da sette nobili fiorentini che si ritirarono a vita eremica. Nacque così l’ordine dei Servi di Maria. Il primo convento venne edificato nel 1241 nelle rovine del castello. Da allora vennero fatte numerose modifiche. Il convento comprende più edifici: Chiesa di S.Maria, la Cappella del Santissimo, la Cappella dei Sette Santi, il Coro, il convento con il chiostro quattrocentesco. Le opere presenti nel Monastero risalgono al Seicento. Da ammirare l’affresco dell’ultima cena di Matteo Rosselli e il Crocifisso in stucco policromo di Ferdinando Tacca. Si possono visitare anche le grotte dove vi abitavano inizialmente i Servi di Maria e la ghiacciaia, ritenuta la più grande in Italia. Dal convento si gode di una magnifica vista sulla campagna mugellana ed è qui che si produce il liquore: Gemma d’Abete.
Pieve di San Pietro
La Pieve di San Pietro ha origine molto antiche, tanto che viene citata in un documento del 983. Insieme alla pieve di San Piero a Sieve è tra le più antiche del Mugello. La sua funzione non era solo quella religiosa ma anche di rifugio per pellegrini. La chiesa, danneggiata nel 1789 è stata restaurata solo nel 1949. Durante i restauri sono state fatte delle modifiche anche strutturali. Infatti la chiesa doveva essere più semplice e più ampia.
All’interno si possono ammirare un crocifisso in legno attribuito al Giambologna, alcuni festoni e una testa d’angelo situati sul Fonte Battesimale attribuiti ad Andrea della Robbia. Inoltre sono conservati una Madonna del Rosario di Pietro Confortini del 1609, una Madonna col Bambino di Lippo di Benivieni e un reliquiario architettonico in ebano donato da Angelo Nardini nel 1647.
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