Non si conosce esattamente la data a cui far risalire la costruzione del Palazzo del Podestà di Borgo San Lorenzo, ritenuta non molto dopo l’anno 1290, considerando anche la sua ubicazione in prossimità della pieve di Borgo San Lorenzo e dall’antica corte feudale.
Una relazione dell’architetto Pietro Bertorelli anticipa la datazione alla prima metà del XIII secolo in base a un’iscrizione su uno stemma della facciata. Già prima che il terremoto ne compromettesse definitivamente la stabilità, l’edificio risultava danneggiato.
Oggi l’edificio ospita la Biblioteca Comunale.
Progetto Bertorelli
Nel 1926 Pietro Bertorelli progetta la ricostruzione del Palazzo del Podestà di Borgo San Lorenzo in quanto era stato totalmente distrutto dal terremoto del 1919. Il progetto Bertorelli viene bocciato e la ricostruzione subisce notevoli ritardi.
Infine grazie all’intervento del Maresciallo d’Italia Guglielmo Pecori Giraldi (che in qualità di presidente della Cassa di Risparmio di Firenze fa donare dei soldi anche per trovare una sede al costituendo Museo storico della Prima Armata, di cui era al comando durante la Grande Guerra) i lavori iniziano nel 1934 sotto la direzione dell’ingegnere Augusto Lorini e terminano nel 1937. Di seguito le immagini del progetto di Pietro Bertorelli conservate nell’archivio storico comunale.
Descrizione Palazzo del Podestà di Borgo San Lorenzo
La struttura dell’edificio anche dopo la ristrutturazione rimane quadrangolare, con copertura a capanna, forti bastioni perimetrali e volte interne. Tutti gli ambienti del primo piano sono completamente ricostruiti mente sul lato est del pianterreno viene realizzata una cappella dedicata a San Francesco (con un altare e una statua in gesso del santo) che è rivolta direttamente sulla piazza tramite un portale in ferro battuto.
L’assistente ai lavori di restauro, Dino Chini, esegue nella sala d’ingresso la decorazione geometrica dello zoccolo e degli sguanci delle aperture. Sulle pareti e nel soffitto restaura o ridipinge gli stemmi podestarili interpretando con libertà lo stile medievale e rinascimentale. Qui vengono collocati anche gli stemmi in pietra o in ceramica che non entravano sulla facciata. Sulla parete del lato ovest, dove inizia la scalinata, si trova una grande pittura murale di scuola fiorentina che raffigura la Madonna col Bambino tra i santi Lorenzo e Giovanni Battista commissionata nel 1547 da Carlo Alessandro Altoviti.
La cappellina di San Francesco, restaurata nel 1998, ospita numerosi stemmi in pietra mutili, un sarcofago altomedievale in arenaria e una lunetta robbiana rappresentante un Cristo Salvatore fra due angeli.
Sulla facciata del palazzo, completamente ricostruita, sono sistemati altri stemmi gentilizi dei podestà e targhe commemorative.